CARLONI : “LA REGIONE AMMETTA I SUOI ERRORI SULLA GESTIONE DEL TERREMOTO E DELLA NEVE”

INTERVENTO IN AULA DEL CONSIGLIERE REGIONALE MIRCO CARLONI
31-01-2017

“Condivido una cosa con la relazione fatta dal presidente Ceriscioli, ossia che in questo caso sulla tragedia che ha investito la regione Marche non è il caso di fare speculazione, mandare messaggi sbagliati o stumentalizzare quanto accaduto. In questa sede che è quella deputata a farlo e non davanti alle macerie a farsi i selfie, occorre dire la verità e chi fa opposizione ha il compito di segnalare gli errori.

Questo terremoto ha avuto subito un grande errore politico. Nominare Vasco Errani come commissario al terremoto è sembrata solamente una operazione di compensazione politica operata sui tavoli nazionali.

Secondo errore. Su questa vicenda gran parte dei ritardi dipendono dalla scelta di utilizzare la regione Lazio come capofila di grandi scelte e soprattutto come centrale di acquisto e stazione appaltante. Questa scelta della regione Lazio ha prodotto il risultato di accentuare le priorità sul territorio del Lazio e non su altri. Non so se il Presidente in quella fase potesse gestirla in modo diverso, ma so che avrei preferito che fosse stata la regione Marche a gestire le emergenze dei marchigiani, perché la regione Lazio ha dato un esito di gara per gli acquisti e per le attrezzature nel periodo di dicembre, quando ormai era tardi ed era facilmente prevedibile che di lì a poco, al terremoto si sarebbe sommata l’emergenza freddo e neve. Quando si è arrivati in ritardo a gestire l’allocazione di queste persone si è aggiunta la burocrazia che ha sovrastato il buon senso.

Ad aggravare e ad acuire la rabbia delle persone ci sono state le passerelle, perché in questa vicenda ci sono state molte personalità che hanno visitato non sempre con finalità istituzionali quelle zone. E’ giusto andare solo quando si ha un qualcosa da fare. Io quantomeno sono andato solo una volta in occasione della visita del ministro dell’Interno e solo all’indomani del 24 Agosto.

Ho dato qualche esplicito messaggio in modo particolare all’assessore Casini che si è subito alterata, perché la vicenda peggiore che ha gestito la regione Marche è stata sugli animali dove è stato commesso un errore grave e dove la politica doveva assumersi la responsabilità di questi errori e non scaricarli ad altri come ha fatto il vicepresidente Casini che ha dato la colpa alla Coldiretti.

Nel punto 5 del decreto del terremoto erano contenuti alcuni concetti che la Casini ha esplicitato il 5 Dicembre, dopo la visita del ministro Martina, quando già era ormai tardi e non erano state fatte le opportune scelte, considerato che era già evidente il problema del freddo e della neve. L’assessore Casini dichiaro’ che la Regione sarebbe intervenuta con mezzi propri per realizzare piazzole e le strutture per gli animali. Qualche settimana fa, in evidente stato confusionale, lei ha detto che la colpa era della Coldiretti, cosa che non era mai capitata in Italia, che non ha capito cosa doveva fare. Ci siamo fidati della Coldiretti, scusatate. Non si è mai vista una cosa del genere assessore, non si da la colpa ai pompieri se l’incendio non è spento. Non si può scherzare su questo. Lei ha dato la colpa a chi doveva assistere.

Leggo quanto riportato dalla stampa. Sono le parole del titolare di un’ azienda di allevamento del Maceratese. “Noi eravamo pronti con le piazzole due mesi fa come ci era stato ordinato. Aspettavamo la ditta con il calcestruzzo, ma non si è mai vista e non sono mai arrivate neanche le stalle. Ho un bimbo, mia sorella ne ha tre e mio io figlio 2. Viviamo tutti qui ed abbiamo 2 dipendenti. Siamo rimasti senza luce per giorni. Al causa del gelo stati ci sono morte 50 pecore e 9 agnellini, altri sono feriti e li stiamo curando”.

Sui territori sono rimaste le persone più radicate che hanno allevamenti, animali e coltivazioni da difendere. Sono quei marchigiani che nonostante il terremoto e la neve sono rimasti a fare il loro mestiere con 1000 difficoltà. Non penso che sia giusto al 31 Gennaio spiegargli che non siamo riusciti a montare le stalle e dare la colpa alle associazioni degli allevatori , rimproverandoli di non aver capito e fatto il loro dovere. Credo che bastasse un atto di umiltà, ammettere di avere sbagliato e non aver capito in anticipo cosa sarebbe successo. Però dal 24 Agosto al 31 gennaio dire non abbiamo montato le stalle mentre abbiamo gli allevatori disperati in mezzo a zone impervie, lasciati da soli senza una risposta concreta, è un qualcosa di cui vi dovete assumere la responsabilità.

La ricostruzione serafica fatta oggi da Ceriscioli non la condivido, perché non mi accontento della camomilla. Qui ci sono problemi oggettivi che questa giunta non è stata capace di gestire o se non li ha gesti male in proprio c’è chi li ha gestiti male per voi. Prendetene atto e cercate di porre rimedi. Non siamo qui a strumentalizzare e a fare i selfie con la gente che soffre, però c’e’ gente arrabbiata perchè questa giunta ha sbagliato, in modo particolare l’assessore Casini”.