La misura prevede la concessione di aiuti destinati all’impianto di specie forestali,autoctone o di antico indigenato, gruppi, boschetti, filari, esemplari isolati e siepi, con funzione produttiva, protettiva, paesaggistica ed ambientale, in terreni investiti con colture agricole tradizionali, per favorire un utilizzo plurimo del suolo.
Obiettivi
Tutelare, salvaguardare e valorizzare il territorio (suolo e paesaggio), tutelare la qualità della risorsa idrica, promuovere la biodiversità e concorrere all’attenuazione dei cambiamenti climatici.
Beneficiari
Imprenditori agricoli singoli o associati.
Interventi ammissibili
1. impianti a sesto definitivo (massimo 100 piante ad ettaro e minimo 50) di specie arboree di latifoglie autoctone anche micorrizate con tartufo;
2. impianto misto di arbusti a frutti eduli per confetture, di specie mellifere o per altre produzioni eduli disposti in filare, siepe, arbusteto o gruppo (corniolo, corbezzolo, biancospino, sambuco, rosaceae selvatiche), e di specie arboree di latifoglie Paeustaoroc tone o di antico indigenato anche micorrizate con tartufo (massimo 100 piante ad ettaro per specie arboree e 200 per specie arbustive e minimo 50 piante ad ettaro per specie arboree e 100 per le specie arbustive).
Sono ammissibili all’aiuto i costi di impianto, nei limiti stabiliti dai prezzari vigenti per le opere
forestali, costituiti esclusivamente da:
a) il costo delle piante;
b) i costi diretti della messa a dimora delle piante;
c) i costi connessi alla messa a dimora delle piante: tutori e protezioni della singola
pianta.
Sono inoltre ammissibili nel limite complessivo dell’10% dei costi materiali di cui sopra le spese per onorari di consulenti progettisti per la progettazione degli investimenti in questione. I costi di impianto sono calcolati con riferimento al prezzario regionale in materia di lavori pubblici.
Non sono ammesse più richieste di intervento sulla stessa superficie di terreno.
Scadenza: 0re 13,00 del 18 ottobre 2013