“GRAZIE ALL'ON. PIZZOLANTE E AL MINISTRO COSTA LE SPIAGGE NON ANDRANNO ALL'ASTA"

“GRAZIE ALL'ON. PIZZOLANTE E AL MINISTRO COSTA LE SPIAGGE NON ANDRANNO ALL'ASTA"

Finalmente una buona notizia per gli imprenditori balneari visto che grazie al lavoro dell’on. Pizzolante e del ministro Costa le spiagge italiane non andranno all’asta.

L’emendamento ponte approvato lunedì concordato dall’on. Sergio Pizzolante (che da anni segue con attenzione questa materia ) con il Ministro Enrico Costa definisce valide e legittime le concessioni attuali in attesa di una nuova legge e toglie la data ultima del 30 settembre per evitare le decadenze dei pertinenziali, collegando la scadenza all’entrata in vigore di una nuova legge che conterrà anche la riforma dei canoni e troverà una soluzione anche per i pertinenziali colpiti dai maxi canoni.

La nuova legge avrà due importanti principi con cui verranno definite le nuove regole.

In primis ci sarà una fase di transizione che consentirà ai Comuni di attrezzarsi per gestire il nuovo sistema selettivo e per dare tempo alle imprese di predisporsi per il cambio di regole. Successivamente, finito il tempo di transizione i cui tempi saranno definiti in una trattativa Europea, vi saranno evidenze pubbliche che non sono aste, perché non vi è il contendere economico del canone che sarà stabilito prima, e non vi sarà quindi una corsa al rialzo economico.

Tali evidenze pubbliche partiranno dal riconoscimento del valore di impresa delle aziende attuali e dalla professionalità acquisita. In sostanza, nella selezione pubblica, chi vuole concorrere ad acquisire una attuale concessione deve sapere che la stessa ha un valore economico da indennizzare in caso di “vittoria” e nello stesso tempo, il concessionario uscente dovrà vedersi riconosciuta una premialità motivata dalla professionalità acquisita e dall’esperienza fatta su quella concessione.

Quella che sarà in discussione nel giro di poche settimane sarà una legge delega che fissa criteri e principi che poi saranno declinati nei decreti attuativi. Il tutto verrà definito in un anno di tempo.

Questo percorso permetterà agli oltre 2.000 operatori balneari delle Marche e ai 20.000 occupati di essere tutelati dai rischi che correvano con l’applicazione della direttiva Bolkenstein con la quale rischiavano di dover sparire finendo nelle mani di pochi grandi gruppi turistici internazionali.

Le attività balneari svolgono un ruolo fondamentale per l’offerta turistica regionale e grazie all’emendamento approvato e alla nuova legge sarà così possibile tutelare l’occupazione, gli investimenti in corso, il reddito e lo sviluppo del turismo che vuole diventare un asset di sviluppo dell’intera economia regionale.