Il week end porta consiglio ma adesso la legge!

Il week end porta consiglio ma adesso la legge!


Oggi, dopo la” urgente giunta regionale” di sabato, in diversi scrivono che serve una legge per regolare la materia del biogas nelle Marche, quindi se ne sono accorti.
Mi auguro a questo punto che si passi dalle parole ai fatti, sono mesi che sostengo la necessità di disciplinare l’attività di impianti a biogas prima che sia troppo tardi come già accaduto per il fotovoltaico.
A tal fine da circa tre mesi ho depositato una proposta di legge, la n.223 del 6 luglio scorso, che apporterebbe le necessarie correzioni alla “giungla” che qualcuno ha voluto creare per spalancare le porte non alle rinnovabili ma alla speculazione sulle rinnovabili.
L’incertezza creata nella nostra comunità ha dei responsabili che sono la Giunta Regionale e la Maggioranza di centro sinistra che la sostiene, infatti nelle more di un vuoto normativo è stato autorizzato di tutto senza confrontarsi con il territorio e, soprattutto, senza valutare l’impatto in termini di salute.
Fino a che gli impianti erano stati richiesti dagli imprenditori agricoli ad uso dei propri allevamenti e colture nessuno aveva sollevato lo scandalo ma essendo venuto meno il buon senso oppure essendo aumentati i contributi per realizzarli, a richiedere tali impianti non sono più coloro che producono scarti agricoli ma altri, pertanto l’agricoltura verrà utilizzata non più per produrre beni agroalimentari ma per dar da mangiare ai “digestori” degli impianti per vendere energia. La cosa su cui riflettere è, tra le altre cose, se vogliamo dirottare l’agricoltura di rotazione che per migliaia di anni è servita a sfamare le comunità, oltre che a rendere famosa l’Italia per i suoi prodotti agroalimentari, in silomais per produrre energia. Siamo sicuri che questo è il futuro dell’agricoltura che vogliamo per le marche?
La mia proposta inserisce la clausola che coloro che possono realizzare gli impianti siano agricoltori o allevatori e che dimostrino di avere la giusta quantità di scarti agricoli senza doverli comprare. Inoltre introduce una serie di limitazioni per l’impatto con le abitazioni e i territori con igt o doc.
Basta parole, l’assemblea venga chiamata a votare una legge altrimenti saremo tutti responsabili di non aver dato certezze a chi voleva investire nelle rinnovabili come saremo responsabili di non aver contemperato questi impianti con la salute e l’ambiente.
Leggi la proposta di legge 223