BANCA MARCHE: L'ASSENZA DELLA GIUNTA E' INGIUSTIFICATA QUI SI GIOCA IL FUTURO DELLA REGIONE

BANCA MARCHE: L'ASSENZA DELLA GIUNTA E' INGIUSTIFICATA QUI SI GIOCA IL FUTURO DELLA REGIONE

Ceriscioli e Giunta disattente. Banca Marche è la priorità per la salvaguardia del tessuto economico e sociale regionale

Ho presentato questa mattina un’interrogazione urgente al Presidente Ceriscioli, perchè sulla vicenda Banca Marche finora c’è stata una marcata disattenzione del Presidente e della Giunta Regionale
Banca Marche oltre ad essere il principale Istituto di credito delle Marche, svolge una funzione strategica per il sostegno finanziario allo sviluppo del sistema economico regionale, per le imprese, per le famiglie, per gli enti pubblici o associativi attraverso il lavoro delle Fondazioni che con la loro attività di erogazione a favore del territorio possono contribuire a compensare i tagli delle risorse della Regione, soprattutto nel settore sociale. Salvarla rappresenta la priorità per la salvaguardia del tessuto economico e sociale delle Marche ed è ora che il Presidente Ceriscioli lavori per questo.
E’ necessaria una forte azione istituzionale di moral suasion per favorire un’evoluzione positiva della vicenda, vista l’imminente scadenza del Commissariamento e che da alcune informazioni giornalistiche sembrano emergere incertezze sulla volontà dei principali Istituti di credito bancari nazionali di partecipare all’operazione di salvataggio di Banca Marche attraverso il meccanismo del Fondo Interbancario.
Proprio il 17 Settembre, nell’ambito del Comitato di Gestione del Fondo di Tutela Interbancario avverrà un importate incontro per il futuro di Banca Marche ed occorre da subito un impegno straordinario senza più attese o tentennamenti di Ceriscioli e della sua Giunta al fine di salvaguardare il patrimonio di Banca Marche a cominciare dai suoi correntisti, obbligazionisti e azionisti. Come potremmo riuscire ad essere protagonisti di una ripresa economica qualora il più importante istituto bancario della nostra regione non fosse in grado di garantire credito al nostro tessuto produttivo?
 
il testo dell’interrogazione :
 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE URGENTE

OGGETTO : SITUAZIONE BANCA MARCHE

PREMESSO

che le Marche sono la regione in Italia più industriale, in termini di quota occupazionale, con un modello diffuso di piccole e medie imprese che hanno bisogno della liquidità quale fondamentale fattore di sostegno per i propri progetti di investimento e sviluppo;

RITENUTO

che la liquidità è ancora e sempre più strategica, considerando sia la persistenza di fenomeni di razionamento del credito sia la necessità per le piccole imprese di sfruttare l’uscita dalla fase di recessione con progetti di investimento e sviluppo che debbono essere adeguatamente sostenuti dal sistema bancario;

CONSIDERATO

che Banca Marche è il principale Istituto di credito delle Marche e svolge una funzione strategica per il sostegno finanziario allo sviluppo del sistema economico regionale, soprattutto per le piccole imprese artigianali, commerciali, turistiche, industriali, di servizi;

VALUTATO

che Banca Marche rappresenta un autentico patrimonio economico e sociale delle Marche – anche sotto il profilo dell’occupazione, delle professionalità e del radicamento territoriale della propria struttura organizzativa – che deve essere assolutamente salvaguardato;

RITENUTO

che anche le Fondazioni Bancarie di riferimento di Banca Marche (Pesaro, Jesi e Macerata), costituiscano un patrimonio da tutelare, perché attraverso la loro attività di erogazione a favore del territorio possono contribuire a compensare i tagli delle risorse della Regione, soprattutto nel settore sociale;

CONSIDERATO

che Banca Marche ha un’azionariato diffuso con migliaia di clienti nella Marche e che la direttiva europea sulle crisi bancarie troverà applicazione in Italia tra pochi mesi, a partire dal 1 gennaio 2016, prevedendo che i salvataggi bancari non saranno più finanziati dallo Stato ma dagli stessi istituti di credito (bail-in), cioè in prima battuta dagli azionisti, poi dagli obbligazionisti, infine se necessario dai correntisti con depositi superiori ai 100.000 Euro;

PREMESSO

che da informazioni giornalistiche da verificare emergono anche alcune incertezze sulla volontà dei principali Istituti di credito bancari nazionali di partecipare all’operazione di salvataggio di Banca Marche attraverso il meccanismo del Fondo Interbancario

VALUTATO

che il fattore tempo è decisivo per favorire il completamento e il buon esito dell’operazione di salvataggio e rilancio di BDM, considerando sia la necessità di una proroga del Commissariamento che scade ad ottobre, sia l’imminente decisione del Fondo interbancario circa i contenuti dello stesso piano di salvataggio;

RITENUTO

che il Presidente Ceriscioli e la Giunta regionale finora abbiano mostrato disattenzione su tale vicenda che, invece, come giustamente sottolineato dai Sindacati di Banca Marche, costituisce la priorità principale per la salvaguardia e il rilancio del tessuto economico e sociale marchigiano;

INTERROGA

 

Il Presidente della Giunta Regionale per sapere:

Quali iniziative intenda intraprendere, anche insieme ai Sindacati e alle Categorie produttive regionali, al fine di favorire, nel rispetto delle competenze istituzionali, un’evoluzione positiva della vicenda che salvaguardi:

  1. il patrimonio di Banca Marche, dei suoi correntisti, obbligazionisti e azionisti;

  2. la funzione strategica di Banca Marche per l’economia marchigiana;

  3. l’occupazione diretta e indiretta;

  4. il patrimonio e il ruolo delle Fondazioni bancarie di riferimento;

  5. il radicamento regionale di Banca Marche.