LA GIRAVOLTA DI CERISCIOLI: PRIMA AVALLA E PLAUDE L’OPERAZIONE BANCA MARCHE POI PIANGE LACRIME DI COCCODRILLO

LA GIRAVOLTA DI CERISCIOLI: PRIMA AVALLA E PLAUDE L’OPERAZIONE BANCA MARCHE POI PIANGE LACRIME DI COCCODRILLO

LA GIRAVOLTA DI CERISCIOLI: PRIMA AVALLA E PLAUDE L’OPERAZIONE BANCA MARCHE POI PIANGE LACRIME DI COCCODRILLO. FATTI CONCRETI: CREIAMO IL FONDO DI SOLIDARIETA’ DI 20 MILIONI DI EURO NEL BILANCIO REGIONALE 2016 A VANTAGGIO DEI PIU’ DEBOLI CHE HANNO PERSO TUTTO. IL 22-23 DICEMBRE I RISPARMIATORI VENGANO AD ASSISTERE ALLA DISCUSSIONE SUL BILANCIO.

Ceriscioli compie una giravolta perfetta: prima plaude ed avalla l’operazione Banca Marche senza impedirla o limitarne i suoi drammatici effetti sociali, poi piange lacrime di coccodrillo, di vicinanza a quei risparmiatori che sono stati messi sul lastrico dalla decisione da lui avallata. C’è un limite a tutto, soprattutto perche’, a seguito di precisazioni UE, in queste ore sta emergendo una domanda inquietante: l’operazione poteva essere fatta in altro modo più tutelante per i risparmiatori? Perché né il governo nazionale né Ceriscioli se ne sono accorti? Abbiamo lanciato noi da subito e per primi la proposta del fondo di solidarietà, ora raccolta anche dal governo nazionale. Ma servono fatti concreti di solidarietà, anche a livello locale, e non le lacrime di coccodrillo di Ceriscioli: per questo proponiamo di inserire nel bilancio regionale un fondo di solidarietà di almeno 20 milioni di Euro che cofinanzi quello nazionale. E’ piccola cifra ma è il segno della reale volontà della Regione di stare vicino con i fatti concreti ai tanti risparmiatori marchigiani che hanno perso i risparmi di una vita.

La gestione di tale vicenda da parte di Ceriscioli  è disastrosa, sul piano politico-istituzionale e , qualora non dovesse recepire la nostra proposta nel bilancio regionale, lo sarà anche sul piano della solidarietà concreta. Sul piano nazionale stanno emergendo in queste ore dall’UE notizie che confermano che era possibile realizzare l’operazione in altro modo, utilizzando il fondo di tutela dei depositi e non il fondo di risoluzione. Perché il governo nazionale e Ceriscioli non lo hanno capito e non hanno difeso tale strada più tutelante? Ma soprattutto, Ceriscioli non è riuscito a far rispettare nessuno dei paletti che l’Assemblea regionale aveva dato in modo formale su tale vicenda con le seguenti conseguenze :

  • i risparmi dei marchigiani sono andati in fumo, con un’enorme perdita di ricchezza per le Marche stimata in oltre 1,3 miliardi di Euro;

  • il personale non è stato tutelato perché negli atti formali adottati non sono state poste garanzie a tutela dell’occupazione nel momento che si realizzerà il piano di ristrutturazione dei nuovi proprietari;

  • le fondazione bancarie di Pesaro, Jesi e Macerata hanno visto azzerare la propria capacità erogativa con danni immensi al sociale, in passato molto sostenuto;

  • la governance dell’istituto di credito non è più marchigiana.

Sul piano concreto  lanciamo a Ceriscioli la sfida di dimostrare se la sua solidarietà sia reale o solo di facciata: inseriamo nel bilancio regionale 2016 di prossima discussione nell’Assemblea regionale un fondo di solidarietà di almeno 20 milioni di Euro per cofinanziare quello nazionale e per stare vicini ai risparmiatori meno abbienti che hanno perso tutto. La modalità di applicazione (esenzione dalle addizionali regionali IRPEF o di un vero contributo di solidarietà) deve essere discussa e concordata ascoltando la voce delle associazioni degli stessi risparmiatori. L’intervento dovrebbe essere rapportato al reddito, per aiutare i meno abbienti. Non conta la forma, ma la sostanza di questa scelte che deve dimostrare la vicinanza ai cittadini che hanno perso tutto: la Regione la deve far sentire concretamente il suo peso, con un sostegno finanziario e non con iniziative demagogiche come sta facendo la Giunta regionale.

Il 22 e 23 Dicembre nei giorni in cui verrà approvato il bilancio di previsione 2016, invito tutti i risparmiatori ad assistere alla discussione e a far capire a tutto il consiglio l’importanza che avrebbe questo provvedimento.