Necessario intervenire sul porto di Fano

Necessario intervenire sul porto di Fano

Consiglio regionale del 21 Luglio 2015 – Risposta del vicepresidente della Giunta Regionale alla mia interpellanza sugli interventi per a messa in sicurezza del porto di Fano e successiva replica.
(Per visualizzare il testo della risposta del vicepresidente Casini  :
Risposta interrogazione Porto di Fano )

Il Comune di Fano non ha ancora depositato l’istanza di autorizzazione alla Regione per chiedere il conferimento dei fanghi all’autorità portuale di Ancona 
ed è questo il dato allarmante che emerge dalla risposta del vicepresidente della giunta regionale Anna Casini all’interpellanza che ho presentato dal in merito alla messa in sicurezza del porto di Fano.
Da anni la città di  Fano aspetta una risoluzione definitiva al problema dei fanghi nel porto che rappresentano un pericolo per le imbarcazioni e un freno per lo sviluppo. Ho potuto constatare personalmente le difficoltà ed i disagi degli operatori e ricordo che il 26 Giugno due imbarcazioni da pesca si sono incagliate nel porto creando una situazione di estremo pericolo per le persone a bordo. Tale situazione crea preoccupazione ed incertezza per il porto di Fano e per tutte le attività economiche che ne utilizzano l’area: quella della pesca innanzitutto, poi quelle del diporto, del turismo, della cantieristica, del commercio, dell’artigianato”.
E’ ora di realizzare provvedimenti strutturali e non temporanei dragando il porto e gettando i fanghi  in mare. Gli interventi del passato non hanno risolto definitivamente il problema e le stesse criticità  si ripropongono  in maniera ciclica con sprechi di denaro pubblico per stoccare, smaltire e conferire anziché far immergere i sedimenti come vorrebbe il buon senso nel rispetto della legge.
L’Area di sversamento gestita dall’Autorità Portuale di Ancona  è stata istituita nel 1998 e se l’assessore vuole risolvere una volta per tutte le problematiche si deve impegnare a CREARE UN’AREA DAVANTI AD OGNI PORTO PER SVERSARE IN MARE I FANGHI altrimenti quella di Ancona continuerà ad essere insufficiente”.