POR MARCHE FESR 2014-2020 "Voucher per favorire i processi di innovazione aziendale e l'utilizzo di nuove tecnologie digitali -Bando 2015" Scadenza: al raggiungimento del doppio del plafond previsto dalle singole linee di intervento

POR MARCHE FESR 2014-2020 "Voucher per favorire i processi di innovazione aziendale e l'utilizzo di nuove tecnologie digitali -Bando 2015" Scadenza: al raggiungimento del doppio del plafond previsto dalle singole linee di intervento

voucher innovazioneLa Regione Marche con il presente intervento intende avviare nell’ambito della programmazione regionale dei fondi strutturali a sostegno della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione previsti dal POR FESR Marche “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” 2014-2020 .Tale intervento è stato approvato dalla Commissione europea con Decisione C(2015) 926 del 12/02/2015.

L’Asse 1 del POR MARCHE FESR 2014-2020, infatti, si propone di incentivare gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione sviluppando collegamenti e sinergie con organismi di ricerca, promuovendo lo sviluppo di prodotti/servizi innovativi e l’applicazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi e l’eco-innovazione. In particolare l’Azione 1.3 intende promuovere la diffusione di una cultura della qualità nelle imprese tradizionali favorendo l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese.

Gli interventi oggetto del presente bando vengono attivati negli ambiti tecnologici di specializzazione individuati dalla “Strategia di specializzazione intelligente”, approvata dalla Giunta Regionale con delibera n. 157 del 17 febbraio 2014, con particolare riferimento a meccatronica e manifattura sostenibile.

Nello specifico, il presente bando prevede la concessione di contributi in conto capitale alle imprese, sotto forma di voucher, per la realizzazione di investimenti nell’ambito delle seguenti linee di intervento:

Linea di intervento A. Adozione di nuove tecnologie digitali: supporto a soluzioni ICT (Information and Communication Technology) nei processi produttivi delle PMI, con particolare riferimento al commercio elettronico, al cloud computing, alla manifattura digitale ed alla sicurezza informatica;
Linea di intervento B. Processi di innovazione aziendale: supporto ai processi di innovazione aziendale con particolare riferimento all’innovazione tecnologica, al design ed eco-design, alla tutela della proprietà intellettuale ed all’innovazione commerciale.

Il procedimento si svolgerà in due stadi: un primo stadio per la registrazione dei potenziali fornitori dei servizi innovativi oggetto del presente bando nella Piattaforma informatica NEXT con l’obiettivo di costituire un “Elenco dei fornitori di servizi avanzati e qualificati per le PMI marchigiane” a cui le imprese devono rivolgersi per l’acquisizione dei servizi previsti dal presente bando; un secondo stadio per la presentazione della domanda da parte delle imprese con individuazione del fornitore/fornitori in relazione ai servizi/beni che si intendono acquisire. La procedura utilizzata per la selezione degli investimenti è quella “a sportello”.

Il valore dei voucher può variare fino ad un importo non superiore a € 60.000,00 di cui € 20.000,00 per le tecnologie digitali, € 40.000,00 per i processi di innovazione aziendale. L’importo del voucher viene determinato nella misura del 50% del costo dell’investimento (IVA esclusa) e l’investimento minimo ammissibile è pari a € 10.000,00.
Le fasi procedurali inerenti le verifiche istruttorie, il possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi di ammissibilità, la rendicontazione delle spese e l’erogazione dei voucher verranno gestite dalla P.F. “Innovazione, ricerca e competitività dei settori produttivi” della Regione Marche.

1 FINALITA’ E DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

 Il presente intervento viene avviato nell’ambito della programmazione regionale dei fondi strutturali a sostegno della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione previsti dal POR MARCHE FESR 2014-2020 “INVESTIMENTI A FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE” approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2015) 926 del 12/02/2015.

In particolare, si prevede di realizzare un pacchetto di azioni volte a favorire i processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese marchigiane ed a promuovere la diffusione di una cultura della qualità nelle imprese tradizionali, incentivando e sostenendo gli investimenti in nuove tecnologie digitali, l’ammodernamento tecnologico, modalità evolute di design ed eco-design, l’innovazione commerciale e la tutela della proprietà intellettuale. 

Il pacchetto di azioni previste si suddivide in due linee di intervento di seguito indicate:

  • LINEA DI INTERVENTO A. ADOZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI: supporto a soluzioni ICT (Information and Communication Technology) nei processi produttivi delle PMI, con particolare riferimento a: commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica;

  • LINEA DI INTERVENTO B. PROCESSI DI INNOVAZIONE AZIENDALE: supporto ai processi di innovazione aziendale con particolare riferimento all’innovazione tecnologica, al design ed eco-design, alla tutela della proprietà intellettuale e della tracciabilità del prodotto ed all’innovazione commerciale. Tale linea di intervento si articola in quattro sub-interventi:

B.1) ACQUISTO DI SISTEMI E SERVIZI INNOVATIVI E SOSTENIBILI

B.2) DESIGN ED ECO-DESIGN

B.3) TUTELA DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE E DELLA TRACCIABILITA’ DEL PRODOTTO

B.4) INNOVAZIONE COMMERCIALE

  1. DOTAZIONE FINANZIARIA PER LINEA DI INTERVENTO

Per la realizzazione del presente bando è stanziato un importo complessivo di € 4.600.000,00 a carico del Programma Operativo Regionale (POR) Marche – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Periodo 2014/2020 – Asse 1. La dotazione finanziaria complessiva è ripartita nel seguente modo:

  • LINEA DI INTERVENTO A. ADOZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI: € 1.800.000,00

  • LINEA DI INTERVENTO B. PROCESSI DI INNOVAZIONE AZIENDALE: € 2.800.000,00

REQUISITI SOGGETTIVI PER LA PARTECIPAZIONE

  1. SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando le micro, piccole e medie imprese1, singole o associate, nella forma di contratto di rete (di cui alla L. 33/2009 e s.m.i.) o di raggruppamento temporaneo (di cui all’art. 34 del D.Lgs. 163/2006).

Le imprese alla data di presentazione della domanda, devono:

risultare

  • regolarmente iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (di seguito CCIAA) territorialmente competente;

  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale), amministrazione controllata o scioglimento, o non aventi in atto procedimenti o provvedimenti per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui alla legge 19/03/1990, n. 55, e successive modificazioni ed integrazioni sia per l’impresa che per gli Amministratori;

  • in regola con la normativa relativa al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori;

  • in regola con la normativa antimafia;

  • in regola con la normativa in materia di aiuti di Stato;

  • in regola rispetto alla normativa in materia di sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro;

  • in regola rispetto alle condizioni applicate nei confronti dei lavoratori dipendenti, non essendo inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nelle categorie di appartenenza;

avere

  • la sede legale o unità operativa sul territorio regionale al momento della liquidazione del contributo. Qualora all’atto della presentazione della domanda il beneficiario non abbia la sede legale o un’unità operativa sul territorio regionale, l’apertura della sede dovrà essere comunicata all’amministrazione regionale entro la data di pagamento dell’agevolazione;

  • l’attività economica, principale o secondaria2, come risultante dal certificato CCIAA alla data di presentazione della domanda, rientrante nelle attività identificate dai codici ATECO 2007 riportati nell’Appendice A;

Non possono essere ammesse a contributo le imprese:

  1. che si trovano nella condizione di impresa in difficoltà3;

  2. che si trovano in stato di liquidazione volontaria;

  3. che sono destinatarie di provvedimenti giudiziari che applicano sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;

  4. i cui soggetti muniti di poteri di amministrazione i cui direttori tecnici sono destinatari di sentenze di condanna passate in giudicato o di decreti penali di condanna divenuti irrevocabili o di sentenze di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità europea, per reati che incidono sulla moralità professionale, per reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio e per reati in danno dell’ambiente;

  5. i cui soggetti muniti di poteri di amministrazione o i cui direttori tecnici sono sottoposti ad un procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 27/12/1956, n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall’art. 10 della legge 31/05/1965, n. 575.

1Ai senti della Raccomandazione della Commissione n. 361 del 06/05/2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese e della definizione indicata nell’Allegato 1 del Regolamento UE 651/2014.
2 Nel caso in cui l’impresa richiedente sia censita con una pluralità di codici attività, si dovrà inserire nella domanda quello per la cui attività vengono effettuati gli investimenti e richiesti i contributi.
3Nel caso di PMI la definizione di impresa in difficoltà è non essere impresa in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 par. 1 punto 18 del Regolamento 651/2014/UE”. La clausola non si applica ai regimi di aiuti destinati ad ovviare alle calamità naturali:
“«impresa in difficoltà»: un’impresa che soddisfa almeno una delle seguenti circostanze:
a) nel caso di società a responsabilità limitata (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell’ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell’intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate. Ciò si verifica quando la deduzione delle perdite cumulate dalle riserve (e da tutte le altre voci generalmente considerate come parte dei fondi propri della società) dà luogo a un importo cumulativo negativo superiore alla metà del capitale sociale sottoscritto. Ai fini della presente disposizione, per «società a responsabilità limitata» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all’allegato I della direttiva 2013/34/UE (1) e, se del caso, il «capitale sociale» comprende eventuali premi di emissione;
b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell’ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell’intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa di perdite cumulate. Ai fini della presente disposizione, per «società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all’allegato II della direttiva 2013/34/UE;
c) qualora l’impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;
d) qualora l’impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazione;
e) nel caso di un’impresa diversa da una PMI, qualora, negli ultimi due anni:
1) il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell’impresa sia stato superiore a 7,5; e
2) il quoziente di copertura degli interessi dell’impresa (EBITDA/interessi) sia stato inferiore a 1,0.”
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