Referendum fusione Pesaro-Mombaroccio: Punita l’arroganza di chi non ascolta mai. Per primo avevo fatto notare l’errore nella procedura seguita. Si ascoltino i cittadini e si smetta di calare dall’alto le scelte di pochi

Referendum fusione Pesaro-Mombaroccio: Punita l’arroganza di chi non ascolta mai. Per primo avevo fatto notare l’errore nella procedura seguita. Si ascoltino i cittadini e si smetta di calare dall’alto le scelte di pochi

Referendum fusioni: Punita l’arroganza di chi non ascolta mai. Per primo avevo fatto notare l’errore nella procedura seguita. Si ascoltino i cittadini e si smetta di calare dall’alto le scelte di pochi
La bocciatura del Tar conferma quanto avevo già sostenuto in commissione ed consiglio regionale dove per primo avevo fatto notare che la procedura seguita era in palese violazione della legge nazionale DelRio e che la Giunta regionale stava creando un pericoloso precedente compiendo una palese forzatura nell’iter seguito nel processo di fusione tra i Comuni di Pesaro e Mombaroccio
Fin dal 14 Ottobre quando è incominciato l’iter della legge referendaria nella commissione Affari Istituzionali dove sono vicepresidente, avevo da subito avvertito Ceriscioli e la sua maggioranza che stavano compiendo un evidente errore giuridico che avrebbe pagato caro. La legge nazionale DelRio, infatti, parla chiaro e pone la volontà popolare all’inizio dell’iter e non al termine di un processo calato dall’alto nel quale i cittadini sono semplicemente i chiamati ad esprimere un parere non vincolante che oltretutto la Regione potrebbe tranquillamento ignorare. I tecnici regionali che hanno suggerito il percorso ai due comuni hanno palesemente sbagliato ed i sindaci che hanno avallato questa scelta l’hanno fatto con superficialità. Il PD pesarese ha preferito non ascoltare nessuna obiezione neppure davanti alla palese violazione delle norme di legge elementari, ostentando una inopportuna sicurezza.
Con il senno di poi   posso affermare di aver avuto ragione. E’ stata pagata l’arroganza e la superficialità con la quale si è voluto negare il diritto preventivo dei cittadini di Mombaroccio di esprimere la loro volontà in questo processo di fusione. Ora si azzeri tutto e si incominci da capo questo iter in modo serio e trasparente rispettando la legge nazionale e cercando di ascoltare la voce dei cittadini e non facendo finta che basti un accordo a tavolino tra 2 sindaci per cancellare la storia e l’identità di intere comunità