“REFERENDUM MOMBAROCCIO: UNA PESANTE SCONFITTA PER RICCI E VICHI”

“REFERENDUM MOMBAROCCIO: UNA PESANTE SCONFITTA PER RICCI E VICHI”

REFERENDUM MOMBAROCCIO: UNA PESANTE SCONFITTA PER RICCI E VICHI”

L’esito del referendum sulla fusione tra i comuni di Pesaro e Mombaroccio ha sancito la sconfitta del sindato Matteo Ricci e dal sindaco di Mombaroccio Angelo Vichi. I cittadini non solo hanno punito arroganza con cui Pesaro ha provato ad inglobare un comune come Mombaroccio, ma ha anche bocciato l’idea pesarese di avviare una stagione di processi di fusione tra comuni senza una logica predefinita e condivisa, ma solo spinti da motivazioni di natura economica. È stata bocciata l’idea tutta politica delle “fusioni calate dall’alto” portata avanti in questi mesi da Ricci in uno slancio “neocolonialista”, visto che i cittadini hanno preferito difendere la propria identità culturale”.

A far riflettere Ricci non deve essere solamente la grande bocciatura subita a Mombaroccio, ma soprattutto il dato pesarese dove 1 cittadino su 3 ha votato contro. Il 33,74% dei NO pesaresi ed il 65,07% dei NO mombaroccesi sono la dimostrazione di quanto ho sempre sostenuto in questi mesi: i processi di fusione tra comuni vanno fatti con il consenso, la condivisione e la partecipazione delle comunità locali e non con blitz politici frettolosi ed irrispettosi di quelle identità culturali costruite in centinaia di anni di storia. L’Italia, ebbe a sostenere Carlo Azeglio Ciampi durante la sua Presidenza della Repubblica, è una nazione “unita dalle differenze”. Soprattutto, da quelle territoriali. Una nazione di città e di regioni, con una storia lunga e un’identità radicata” ; cosi’ Mirco Carloni, capogruppo in consiglio regionale di Area Popolare, commenta l’esito del referendum sulla fusione tra comuni.

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