REGIONE, ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI INSIEME PER CONTENERE I DANNI CAUSATI DAI CINGHIALI. CARLONI: “TUTELARE I CITTADINI CON INTERVENTI OPERATIVI, INTEGRATI E COORDINATI”

REGIONE, ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI INSIEME PER CONTENERE I DANNI CAUSATI DAI CINGHIALI. CARLONI: “TUTELARE I CITTADINI CON INTERVENTI OPERATIVI, INTEGRATI E COORDINATI”

Si volta pagina nel contrasto ai danni causati dai cinghiali. Regione Marche, Prefetture, Polizie provinciali, Ambiti territoriali di caccia, Anci (Comuni), associazioni agricole e venatorie, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per riequilibrare e contenere la popolazione di questi.

La presenza dei cinghiali, nelle Marche, ha creato una vera e propria emergenza, specie nelle aree pubbliche destinate a verde attrezzato, dove solitamente giocano i bambini, incuranti dell’eventuale pericolo. A questi si sommano i danni alle attività agricole e i numerosi incidenti stradali che, con una frequenza ormai consolidata, mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti e dei motociclisti. Nell’ultimo recente incontro con la prefettura di Pesaro, le rappresentanze municipali e gli organismi di vigilanza, abbiamo deciso di cooperare, attivamente e con urgenza creando una filiera istituzionale in grado di rispondere insieme al problema nel massimo della legalità e della trasparenza. Ringrazio tutti per non averci lasciati soli come Regione e per essere accanto alle Province, ai Comuni e a chi fa i controlli sul territorio.
Questo provvedimento interessa tutti: agricoltori, cacciatori ma soprattutto i cittadini. Ovviamente abbiamo previsto risorse per dare ai Comuni la possibilità di agire: la Regione metterà a disposizione per iniziare, 80mila euro. Un budget che potrà essere integrato in caso di altre esigenze”.

“Un protocollo utile – ha detto il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli in rappresentanza di Anci Marche – soprattutto perchè prova a definire meglio chi fa cosa con una certezza giuridica amministrativa. Non firmiamo un documento generico, ma indicazioni concrete. Le azioni di contenimento a monte messe in campo fino ad oggi non sono più sufficienti se questi animali arrivano nei parchi cittadini e nei giardini di una scuola. E’ necessario fare di più e velocemente perchè il fenomeno non è più sostenibile soprattutto in ambiti urbani. Siamo quindi soddisfatti del risultato raggiunto oggi e fiduciosi per il futuro”.

“Per le Province – ha aggiunto il presidente della Provincia di Ancona in rappresentanza di Upi Marche Luigi Cerioni – e una bella giornata visto che si affronta un problema che le vede in prima linea quotidianamente. Le segnalazioni dei cittadini che avvistano i cinghiali anche nei centri storici sono ormai continue. Ringraziamo quindi la Regione che si è assunta l’onere di coordinare e fornire le risorse affinchè i Comuni si possano attivare celermente con provvedimenti ad hoc”.

“Ribadiamo – ha sottolineato il Comandante dei Carabinieri Forestali Marche Giampiero Andreatta – la convinta adesione a questo protocollo punto di partenza per gestire il cambiamento. La fauna selvatica ha cambiato negli anni il modo di rapportarsi con il territorio fino a creare criticità che vanno affrontate e risolte. Diamo atto alla Regione di aver preso subito in mano la gestione faunistica senza trascurare l’aspetto della legalità” gestire il cambiamento e doveroso e diamo atto alla regione di aver preso immeditamanete la gestione faunistca di questa problematica senza trascurare l’aspetto della legalità” .

Il protocollo firmato prevede interventi destinati a contrastare la presenza e a ridurre la popolazione di cinghiali nei contesti urbani e agro-forestali, con azioni dirette e indirette. Si contemplano non solo gli abbattimenti selettivi, ma anche altri interventi, come l’eliminazione di possibili fonti di cibo, di rifugi nelle aree verdi, l’utilizzo di repellenti olfattivi, la messa in sicurezza delle aree frequentate dai cittadini con recinzioni elettrificate. Il protocollo avrà una validità sovrapponibile all’attuale Piano di controllo regionale del cinghiale, con scadenza il 31 dicembre 2023.
I soggetti coinvolti nelle azioni sopra indicate si impegnano a creare una cabina di regia con un gruppo di coordinamento tecnico, che verrà convocato dalla Regione Marche, finalizzato sia per produrre protocolli tecnici di dettaglio, nel rispetto di quanto previsto dal presente protocollo nonché dagli strumenti tecnici di settore e dalla normativa vigente, sia per monitorare costantemente i risultati conseguiti, relazionando con cadenza annuale (entro il 31 gennaio) alla Regione, per ogni provincia delle Marche. Alla cabina di regia parteciperanno: un Sindaco referente dell’ANCI, un referente della P.F. Caccia e pesca nelle acque interne e della P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche, il responsabile del Corpo di Polizia Provinciale, un rappresentante del Gruppo Carabinieri Forestale, un referente di ogni AA.TT.CC. territorialmente competenti, un rappresentante designato dalle Associazioni degli Agricoltori, un rappresentante designato dalle Associazioni Venatorie.
La cabina di regia potrà all’esigenza chiamare a partecipare agli incontri tutti i soggetti che si ritenga possano fornire contributi per conseguire gli obbiettivi previsti.
La cabina di regia si riunirà in prima seduta entro un mese dalla sottoscrizione del protocollo e quindi secondo un piano di attività concordato dalla cabina di regia stessa e comunque all’esigenza quando richiesto dalla maggioranza dei suoi componenti.
Hanno sottoscritto il Protocollo con la Regione: Unione Provincie Italiane (UPI); Associazione Nazionale Dei Comuni Italiani (ANCI); Comando Regione Carabinieri Forestale “Marche”; Arcicaccia Marche; Associazione Nazionale Libera Caccia – Marche; ANUU Migratoristi – Marche; Enalcaccia Marche; EPS Marche; Federazione Italiana Della Caccia Marche; Italcaccia – Marche; C.I.A; COLDIRETTI; CONFAGRICOLTURA; A.T.C. AN1; A.T.C. AN2; A.T.C. AP; A.T.C. FM; A.T.C. MC1; A.T.C. MC2; A.T.C. PS1; A.T.C. PS2.