RIFORMA REGIONI: NIENTE FUGHE IN AVANTI. PRIMA SI ABBIA CERTEZZA DELL'UNITA' DELLA REGIONE

RIFORMA REGIONI: NIENTE FUGHE IN AVANTI. PRIMA SI ABBIA CERTEZZA DELL'UNITA' DELLA REGIONE

Domani a Perugia ci sarà un incontro tra i presidenti di Marche, Toscana ed Umbria per discutere della diminuzione del numero delle regioni.
E’  meglio che Ceriscioli non compia inopportune fughe in avanti senza un preciso mandato politico, anzi, discuta prima in aula la mia mozione e, soprattutto, salvaguardi l’unità di via Marche.

Quella di Ceriscioli rischia di essere un’accelerazione pericolosa ed una sponda per coloro che ambiscono ad indebolire il ruolo ed il peso del nostro territorio. Ricordo al presidente che è proprio il suo partito, per opera di un disegno di legge presentato dai parlamentari Morassut e Ranucci, che vuole dividere le Marche, regalando la provincia di Pesaro all’Emilia Romagna. Invito il presidente Ceriscioli ad aspettare l’esito del dibattito e del voto che presto ci sarà in consiglio regionale grazie alla mozione che ho presentato qualche settimana fa, in cui ho richiesto la difesa dell’autonomia e dell’unità delle Marche all’interno dei tavoli istituzionali nei quali verrà discussa la revisione del numero delle regioni.

E’ l’assemblea regionale che deve decidere sulla materia ed è bene che Ceriscioli ascolti la voce dell’aula e non si avventuri in progetti senza un preciso mandato politico, altrimenti rischia di non essere in grado di tutelare gli interessi regionali e farsi schiacciare dal maggior peso politico romano di alcune regioni confinanti come è successo per il recente caso di Aerdorica