Sospendere subito il contributo del consorzio di bonifica

Sospendere subito il contributo del consorzio di bonifica

Consiglio regionale del 21 Luglio 2015 – Risposta del vicepresidente della Giunta Regionale alla mia interpellanza sul contributo del consorzio di bonifica unico regionale e successiva replica.
(Per visualizzare il testo della risposta del vicepresidente Casini  : Risposta interrogazione Consorzio Bonifica )


Oggi in aula ho dato vita ad un  vivace botta e risposta con il vicepresidente del consiglio regionale Anna Casini in merito alla recente decisione da parte del “Consorzio di Bonifica delle Marche” di emettere una tassa  diretta agli operatori del settore agricolo ed dell’artigianato.
Ho segnalato all’assessore che mancano 10 giorni alla scadenza del pagamento ed occorre sospendere questa tassa subito.
“Non me abbiamo la competenza, il consorzio è un ente autonomo” mi ha replicato la vicepresidente Casini.
Non ho tardato nella controreplica sottolineando come  La delega attribuita al consorzio può essere sospesa in ed in autotutela la Giunta Regionale può riprenderla a sé in attesa delle opportune verifiche. Ci saranno centinaia di contenziosi a seguito di questo provvedimento.
Precedentemente nel corso del mio intervento in aula ho  sottolineato più volte l’inopportunità di questa scelta poichè Il consorzio unico regionale istituito con la legge del 2013 non è certamente nato per essere l’ennesimo ente capace solo di chiedere un contributo ai settori produttivi della nostra regione  ma  doveva servire a sanare le gestioni fallimentari e piene di debiti dei consorzi di bonifica del passato e soprattutto doveva essere capace di  accedere ai fondi europei volti al sostegno e alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio. Purtroppo siamo davanti all’ennesima promessa mancata.
Il mondo dell’agricoltura e dell’artigianato stanno soffrendo da anni  la crisi economica e non può sopportare l’ennesima odiosa tassa introdotta dal Consorzio di Bonifica delle Marche. Dopo 14 anni dalla sua scomparsa 137.000 proprietari di aree agricole, a 40 gestori del servizio idropotabile e circa 10.500 proprietari di immobili industriali, commerciali ed artigianali di proprietari di aree agricole  si troveranno costretti a pagare una  tassa che ha lo scopo di manutenere il reticolo idraulico  regionali e mitigare il territorio su un piano idrogeologico.  Siamo davanti ad una decisione sbagliata che peserà gravemente sull’economia regionale e su un settore che invece deve costituire una delle leve per il rilancio economico.
 
per visualizzare il testo della risposta del vicepresidente Casini :

Risposta interrogazione Consorzio Bonifica