“SPAZIO IMPRESE – MARCHE, LE ECCELLENZE DA CUI RIPARTIRE”. MIRCO CARLONI: “GESTIRE LA CRISI MENTRE SI PROGETTA IL FUTURO. RIPENSARE IL MODELLO MARCHIGIANO EVITANDO IL POLICENTRISMO.”

“SPAZIO IMPRESE – MARCHE, LE ECCELLENZE DA CUI RIPARTIRE”. MIRCO CARLONI: “GESTIRE LA CRISI MENTRE SI PROGETTA IL FUTURO. RIPENSARE IL MODELLO MARCHIGIANO EVITANDO IL POLICENTRISMO.”

Webinar di Cassa Depositi e Prestiti dedicato alle Marche

Si è svolto questa mattina il webinar “ Spazio Imprese “ organizzato da Cassa Depositi e Prestiti e dedicato specificatamente alle Marche, dal titolo “ Marche, le eccellenze da cui ripartire” . Ad aprire i lavori e introdurre i temi al centro del dibattito, il vicepresidente della giunta regionale, Mirco Carloni che dopo aver ringraziato CDP per un confronto sulla nostra realtà produttiva e per aver aperto una sede ad Ancona, ha analizzato la situazione attuale e indicato alcune strategie di sviluppo su cui sta puntando il governo regionale “ per riprogrammare il futuro”.
“ Siamo nel momento in cui occorre avere la sapienza per progettare il futuro insieme a tutti i livelli istituzionali e Cassa Depositi e Prestiti interpreta un ruolo importante per questo obiettivo. La nostra realtà produttiva ha subito moltissimi mutamenti Se negli anni ’70 le Marche erano conosciute e avevano prosperato con il “ modello marchigiano” che si basava sulla capillarizzazione e sulle piccole dimensioni delle imprese, spesso familiari che hanno garantito uno sviluppo, ora occorre ripensare quel modello partendo dallo studio delle prerogative attuali : abbiamo molte eccellenze, ma anche molte debolezze , a partire dal policentrismo produttivo, che si può leggere anche come frazionamento e polverizzazione delle imprese che non gioca a favore del sistema complessivo. Solo l’1% delle società di capitali hanno fatturati sopra i 10 milioni e il 76% registrano fatturati sotto i 500 mila euro. Ma l’imprenditoria diffusa è cambiata quasi improvvisamente perdendo le caratteristiche virtuose, anche per colpa di un altro fenomeno preoccupante: l’espatrio all’estero di molti cittadini e quindi di intelligenze e competenze specialistiche di cui abbiamo grande bisogno. La giunta regionale vuole invertire questa tendenza con politiche anticicliche e sarà necessario un salto nella capacità di innovazione, nella capacità di trasferimenti tecnologici rafforzando le specializzazioni. Le linee guida delle politiche economiche regionali sono infatti: la sostenibilità, l’economia circolare, l’innovazione sociale, la salute e il benessere, la qualità del territorio e stiamo conducendo questo impegno insieme al mondo imprenditoriale , alle categorie e alle associazioni. Per caratterizzare le nostre filiere produttive e metterle a sistema, creare cioè sistemi compatibili e interconnessi tra grandi e piccole imprese in modo da creare un “ecosistema” unico che possa offrire nuove opportunità. E’ l’obiettivo che ci prefiggiamo anche attraverso il Recovery Plan, puntando ad una riorganizzaizone in modo razionale delle nostre filiere produttive , partendo da quelle più competitive , sfruttando cioè le potenzialità di quelle leader, come la Meccatronica. Ed abbiamo in tal senso allo studio una legge regionale a favore delle filiere produttive. “
Infine Carloni ha concluso citando una frase di Henry Kissinger: “ La sfida storica è gestire la crisi mentre si costruisce il futuro”, per questo faccio appello anche a Cassa Depositi e Prestiti perche non manchi il sostegno finanziario alle nostre imprese. Le Marche come nessuna altra regione hanno subito crisi sovrapposte, da quella dei fondi subprime e dei debiti sovrani, al sisma del 2016 e non ultima il fallimento di Banca Marche che ha determinato un credit crunch inusitato su un sistema produttivo già molto provato.