Parole come “Bistecca di tofu” o “bresaola di seitan” possono trarre in inganno il consumatore. È anche per questo che nasce la proposta di legge sul “meat sounding”. Perché si potrebbe essere indotti a credere che l’alimento vegetale contenga la stessa ricchezza nutrizionale di quello a base di carne: vitamine, proteine e sali minerali. E che le tecniche e cure utilizzate per realizzarlo siano le stesse. I prodotti sono diversi e differenti devono essere le denominazioni.
Questa iniziativa vuole tutelare, quindi, le produzioni zootecniche del nostro Paese da chi vuole offrire alternative di consumo, sfruttando i nomi normalmente riferiti a carne e prodotti a base di carne con la propria notorietà.
L’obiettivo della pdl è quello di adottare regole chiare che impediscano agli operatori del settore alimentare che producono alimenti a base vegetale di poter utilizzare queste denominazioni. Si vogliono ripristinare le corrette condizioni di mercato tra tutti gli operatori del settore alimentare. Prodotti completamente diversi dovrebbero essere, infatti, indicati con nomi del tutto differenti.
