CARLONI (LEGA): «GIU’ LE MANI DALL’AEROPORTO, RISCHIAMO CHE NJORD SCAPPI»

CARLONI (LEGA): «GIU’ LE MANI DALL’AEROPORTO, RISCHIAMO CHE NJORD SCAPPI»

Finalmente cresce, non è tollerabile che qualcuno remi contro . Lo sforzo fatto dal pubblico con i soldi dei cittadini non può essere vanificato

Corriere Adriatico del 10.12.2024.

Mirco Carloni, deputato in quota Lega che per il Sanzio ha seguito il complesso iter della continuità territoriale: come valuta l’inciampo del piano industriale dell’aeroporto all’Enac?

«Dico solo: giù le mani dal Sanzio. Proprio ora che finalmente è decollato – chiuderemo l’anno con 600mila passeggeri – non è tollerabile che qualcuno remi contro». 

Di preciso cosa intende?

«Dopo tantissimi anni, finalmente si torna ad investire sullo sviluppo dello scalo. Investimenti di cui c’è molto bisogno. Serve buonsenso, o il fondo che sta mettendo i soldi per far crescere il Sanzio scapperà».

Cos’è andato storto all’Enac?

«Grazie al fondamentale aiuto che ci ha dato il presidente dell’Enac Di Palma siamo riusciti ad arrivare a un punto che il Sanzio non aveva mai visto. Nessuno deve disfare quanto fatto fin qui: gli altri soggetti che intervengono nell’iter di approvazione del piano industriale facciano le cose con la testa».

Qual è il pericolo?

«Lo sforzo fatto dal pubblico con i soldi dei cittadini rischia di essere inutile se l’investitore scappa perché si è inceppato il meccanismo. E non è accettabile considerando gli sforzi fatti, per esempio, per ottenere la continuità territoriale».

Su questo fronte per caso ci sono novità?

«La scorsa settimana ho preso il volo per Milano e un passeggero mi ha detto: mi raccomando, non fatevi sfuggire questo collegamento. Il presidente Acquaroli e io con il Ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini abbiamo lavorato tanto per veder garantito questo diritto ai marchigiani. Non può essere tutto vanificato per un intoppo burocratico».

La maledizione del Sanzio che ritorna?

«Sono convinto che alla fine troveremo una soluzione, ma dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. O diventerà difficile portare a casa il risultato».