CARLONI: “RITARDI INACCETTABILI SUI PAGAMENTI DI LAVORI EDILI NELLE ZONE COLPITE DAL SISMA”

CARLONI: “RITARDI INACCETTABILI SUI PAGAMENTI DI LAVORI EDILI NELLE ZONE COLPITE DAL SISMA”

CARLONI: “RITARDI INACCETTABILI SUI PAGAMENTI DI LAVORI EDILI NELLE ZONE COLPITE DAL SISMA”


Ancona, 17 Gennaio 2020 – “I ritardi nei pagamenti per lavori già effettuati nelle zone colpite dal sisma sono inaccettabili. Con queste tempistiche le piccole imprese o falliscono oppure rinunciano ai lavori. Sono molte le segnalazioni su anomalie e ritardi in particolare da parte dell’USR (Ufficio Speciale Ricostruzione) nei tempi di pagamento. Occorrono tempi certi per le imprese edili” ; cosi’ il consigliere regionale Mirco Carloni (Lega) annuncia la presentazione di una interrogazione che verrà discussa in consiglio regionale nelle prossime settimane.

I ritardi della PA sui tempi di pagamento per lavori già effettuati creano enormi difficoltà per le imprese edili, specialmente quelle di piccola dimensione, che pagano con regolarità operai, contributi, cassa edile, fidejussioni, interessi bancari, anticipando ingenti somme prima di riscuotere il pagamento. Come possono sostenersi le piccole imprese con procedure complicate e tempistiche lunghe che non consentono di far fronte agli innumerevoli costi sostenuti in precedenza ? Tutto questo è ancor più grave se ad essere penalizzate sono le aziende che effettuano lavori nelle zone colpite dal sisma. Per queste ragioni – incalza il consigliere regionale Carloni – ho presentato una interrogazione per chiedere spiegazioni alla Giunta Regionale, in particolare per conoscere se, in questi anni, ci siano stati ritardi nei tempi di pagamenti, quali siano state le cause e quali siano attualmente i tempi di pagamento dell’USR (Ufficio Speciale Ricostruzione), dell’amministrazione regionale, delle società partecipate della Regione e delle Aziende Sanitarie a seguito di lavori effettuati, in particolare nelle zone colpite dal sisma”.

L’edilizia è un settore strategico per la nostra economia e da tempo sta soffrendo una crisi senza precedenti. Dal 2010 ad oggi, secondo quanto riportato dal “5° Rapporto dell’Osservatorio Cedam” le imprese sono diminuite del 10,7 per cento, passando da 25.531 a 22.531. Gli addetti nel settore delle costruzioni sono 33.295. Negli ultimi nove anni – sottolinea Carloni – l’occupazione del comparto si è ridotta del 29,5 per cento, pari a 12.500 occupati in meno. La Regione, dopo anni di inerzia ed immobilismo sul settore, ha almeno il dovere di garantire certezze e rapidità nei pagamenti a quelle imprese che, con fatica, cercano di sopravvivere alla crisi e all’eccessiva burocrazia”.