IL DECRETO AGRICOLTURA E’ LEGGE. CARLONI: OSSIGENO PER IL SETTORE – RASSEGNA STAMPA

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– QN Economia –

ll deputato marchigiano: “Dalla cerealicoltura alla pesca, 500 milioni ai comparti in difficoltà”

Arriva una legge in favore del settore dell’agricoltura, che è una ciambella di salvataggio “per tante aziende, anche della nostra regione, che sono andate in difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia, il rincaro delle materie prime e anche per un crollo delle vendite che in alcuni casi, anche nelle Marche, ha toccato punte del 30%. E tutto questo senza mettere nel conto gli eventi climatici”.

Lo dice Mirco Carloni (Lega), presidente della commissione agricoltura della Camera, che ieri ha illustrato la legge che stanzia 500 milioni proprio per i comparti in difficoltà. Una legge nazionale, ma che ha all’interno molte risposte che sembano tarate proprio per le Marche, “perché abbiamo sospeso i pagamenti dei mutui ad esempio per tutte le cantine che hanno visto un crollo della produzione importante per la peronospora”, spiega Carloni. “Interventi pensati anche per le decine e decine di produttori della nostra regione, così come abbiamo pensato agli aiuti per il settore cerealicolo, il grano per capirci, che nelle Marche è molto importante”. E della moratoria su mutui e finanziamenti beneficerà anche tutto il comparto della pesca e dell’acquacultura, che in queste ultime settimane ha visto molti motopesca all’ancora dentro i porti regionali per il problema della mucillagine. Nella legge si affronta anche il problema degli impianti fotovoltaici, “per consentire un uso consapevole del suolo agricolo, motivo per cui si limita la possibilità di installare impianti fotovoltaici con moduli collegati a terra, circoscrivendoli ad alcune aree”, aggiunge il parlamentare marchigiano della Lega.

“Abbiamo pensato a una legge che porterà benefici a un comparto, quello dell’agricoltura, che sta attraversando un momento di grande difficoltà – dice ancora Carloni –, e sono tantissime le situazioni che riguardano anche le imprese del nostro territorio”. Aumenta anche la platea di aziende produttrici di energia a biogas e biometano per l’attività primaria che potranno ricevere aiuti dallo Stato. Nella legge – che oggi sarà già in Gazzetta ufficiale – c’è anche un paragrafo che riguarda i cosiddetti danni collateriali provocati in tantissime aziende dalla proliferazione dei cinghiali, “perché abbiamo esteso la caccia per tali animali fino al 31 gennaio”, conclude ancora Carloni.

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corriereadriatico.it

Il decreto Agricoltura convertito in legge. L’Onorevole Carloni: «Chiudiamo una partita importante. Seguiranno interventi»

ROMA Inizia l’esame in Aula Camera del D.L. Agricoltura. «Con la conversione in legge del decreto-legge “Agricoltura” si chiude una partita importante per il settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura. Molteplici gli interventi, ampi e diversificati, ma legati da un unico obiettivo: fornire una prima risposta ad un comparto che rappresenta un’eccellenza e che merita attenzione e tutela». Così il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni.

Gli ulteriori interventi

“A questo – prosegue – seguiranno ulteriori interventi, richiesti dal settore, che non hanno potuto trovare accoglimento in questo provvedimento. Per fronteggiare i danni causati dagli attacchi di peronospora alle produzioni viticole sono disposti 40 milioni di euro. Inoltre, ai produttori di grano duro e dell’intera filiera produttiva cerealicola ed imprese e consorzi della pesca e dell’acquacoltura sono destinati 32 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole. Per tutelare i nostri produttori e agricoltori dai prodotti che arrivano dall’estero, serve maggiore trasparenza e tracciabilità di mercato, che potranno essere garantite grazie al Granaio d’Italia, che consentirà la registrazione informatizzata del carico e scarico dei cereali. Alla regione Marche saranno destinate importanti risorse per i danni provocati alle produzioni agricole causati dagli eventi franosi, così come la riduzione dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro agricolo dei territori colpiti dagli eventi alluvionali. Stanziati 4 milioni di euro per l’anno 2025 per gli allevatori di specie e razze autoctone, come quella marchigiana del Cavallo del Catria”, conclude.