Il primo dovere della politica è difendere la vita e sulla vicenda dei punti nascita Ceriscioli sbaglia ragionando in maniera troppo tecnica su un tema così importante.
I punti nascita sono un diritto alla vita e ritengo che la politica per tornare ad essere credibile debba avere proprio nel rispetto e nella tutela del diritto alla vita il suo punto di partenza. Va concessa la deroga ai punti nascita che la Regione intende far chiudere e bisogna utilizzare la finestra di opportunità del decreto Lorenzin per tutelare le aree territoriali più deboli e non ragionare con logiche tecnicistiche o di economicità. Se non si tutela la vita che cosa ci stiamo a fare? La Regione Marche è indietro anche nel sostegno alla fecondazione assistita che e’ stato recentemente inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA) concordati tra Stato e Regioni, fatto che provoca la fuga di tante coppie che, per vedere riconosciuto il loro diritto assistenziale, sono costrette ad andare in altre regioni.
Occorre che la Regione tuteli la vita, i punti nascita, il diritto alla fecondazione assistita e si impegni in modo concreto a sostenere tutti coloro che hanno il coraggio di guardare al futuro e di impegnarsi nella nascita di nuovi bambini.