“PER RICORDARE UN GIORNO NON BASTA. L’ESODO GIULIANO DALMATA NELLE MARCHE” – RASSEGNA STAMPA

“PER RICORDARE UN GIORNO NON BASTA. L’ESODO GIULIANO DALMATA NELLE MARCHE” – RASSEGNA STAMPA

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Giorno Ricordo: libro Consiglio Marche su esodo

I Quaderni, a cura Carloni, con racconti e testimonianze

07 Febbraio , 13:54
(ANSA) – ANCONA, 7 FEB – “Per ricordare un giorno non basta. L’esodo giuliano-dalmata nelle Marche” è il titolo di un libro curato dal consigliere regionale Mirco Carloni (Ap) che fa parte della collana dei Quaderni del Consiglio regionale delle Marche. Nel volume ci sono i saggi storici di Carla Marcellini e Luciano Monzali e le testimonianze dirette di Franco Rismondo e di Matteo Piccini, protagonisti dell’esodo giuliano dalmata avvenuto nel dopoguerra, e appartenenti all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Domani l’Assemblea legislativa dedicherà una seduta aperta al Giornata del Ricordo dell’esodo giuliano-dalmata e delle vittime delle foibe. “L’idea ha spiegato Carloni – è appunto che un giorno non basta per ricordare un dramma dimenticato dalla storia, di cui parlava malvolentieri e sottovoce fino alla legge del 2004. Un dramma che ha toccato le Marche perché gli esuli, allontanati dall’Istria e dalla Dalmazia sono arrivati nelle nostre città sul mare, soprattutto ad Ancona. Negli equilibri geopolitici post bellici, gli esuli sono stati considerati a torto filofascisti. Invece erano persone che si sono trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato, vittime di politiche internazionali che si sono curate di loro”. Carloni ha curato un capitolo storico-politico, ma il cuore del libro è costituito dalle testimonianze di Piccini e Rismondo, corredate da fotografie, oltre all’inedita intervista a Vittoria Maria Quagliano, che raccontano drammi personali e familiari. “Racconti che meritavano di essere conosciuti e conservati. Questo libro nasce proprio per questo motivo, con la speranza di creare una dimensione del ricordo non solo privato e personale, ma collettivo e sociale” ha aggiunto Carloni. “Spesso – ha osservato Rismondo – il Giorno del Ricordo è identificato solo con l’orrore delle foibe e delle vittime. Qui di morti ce ne sono pochi, ma c’è il dolore degli esuli nel lasciare la propria casa, le proprie abitudini e lo sforzo di ricostruirsi una vita altrove”. Il libro è destinato a biblioteche pubbliche e scolastiche, “ma per interessare i giovani e spiegare il passato – ha commentato Piccini – bisogna raccontare cosa è successo, creare una risposta emotiva”. (ANSA).
ME