VINITALY 2025, UN’OCCASIONE IMPORTANTE PER ESSERE ACCANTO ALLE NOSTRE IMPRESE

VINITALY 2025, UN’OCCASIONE IMPORTANTE PER ESSERE ACCANTO ALLE NOSTRE IMPRESE

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RASSEGNA STAMPA

Link: https://www.adriaeco.eu/2025/04/08/vinitaly-il-presidente-comagri-alla-camera-mirco-carloni-per-vini-delle-marche-spazio-di-crescita-ulteriore-anche-con-enoturismo/

Vinitaly, il presidente Comagri alla Camera, Mirco Carloni: per vini delle Marche spazio di crescita ulteriore, anche con enoturismo
E sui dazi frena: ripristinare fiducia con USA, no risposte scomposte

“Le Marche del vino hanno ancora uno spazio di crescita significativo. Le potenzialità da sviluppare sono enormi, gli imprenditori hanno visione e sanno fare qualità, ma come marchigiani dobbiamo fare sistema e superare quel particolarismo che a volte rischia di vanificare lo sforzo. L’enoturismo, in particolare, può essere una leva per incrementare l’incoming sul territorio e attrarre turismo enogastronomico qualificato”.

Così da Vinitaly interviene Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, in visita questa mattina allo stand delle Marche, presente a Verona con 111 aziende, delle quali 53 all’interno della collettiva organizzata dalla Regione (43 IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini e 10 Consorzio Tutela Vini Piceni), una superficie espositiva all’interno del padiglione 7 di oltre 1.000 metri quadrati e una “Terrazza” con 215 etichette in degustazione libera. “Manifestazioni come Vinitaly sono strategiche per conquistare spazi di mercato in Italia e all’estero”, prosegue Carloni, che tocca il tema dei dazi americani, una delle incognite che sta tenendo banco in questa 57ª edizione di Vinitaly, in corso a Veronafiere fino a mercoledì. “I dazi sono sicuramente un problema, ma non una catastrofe – frena il presidente della Comagri alla Camera -. Il mondo del vino qui a Vinitaly sta rispondendo in modo intelligente, con gli operatori che chiedono una risposta ponderata e non ideologica o scomposta. Abbiamo bisogno di ripristinare dei rapporti con gli Stati Uniti, basandoci su elementi in grado di restituire reciproci interesse e fiducia. E credo che l’Italia, grazie agli ottimi rapporti che hanno Matteo Salvini e Giorgia Meloni con il governo degli Stati Uniti, giochino un ruolo molto importante per l’intero continente”.


Link : https://agricolae.eu/vinitaly-2025-coldiretti-consorzio-birra-italiana-ecco-la-prima-birra-a-filiera-tutta-italiana/

Vinitaly 2025: Coldiretti/Consorzio Birra Italiana, ecco la prima birra a filiera tutta italiana

In occasione del Vinitaly 2025, Coldiretti presenta il primo progetto di birra a filiera completamente italiana, “dalla terra al bicchiere”. Si chiama “Bionda sarda” la birra che nasce in Sardegna ma che punta a diventare un modello replicabile su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa è stata al centro di un incontro a Casa Coldiretti alla presenza del presidente Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo, del presidente del Consorzio Birra Italiana Teo Musso, del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni, del direttore Coldiretti Sardegna e Capo Area Economica Coldiretti Luca Saba, di Antonio Zanda del Birrificio Quattro Mori e del direttore del Consorzio Birra Italiana Carlo Schizzerotto.

Si tratta del primo progetto pilota voluto da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana per rilanciare la produzione brassicola sull’isola, creando una filiera corta, sostenibile ed etica, che coinvolge 20 birrifici locali, una cooperativa di produttori di luppolo e una cooperativa di cerealicoltori.

Grazie ai 60 ettari coltivati nell’autunno 2023 e raccolti nell’estate 2024, nonostante le difficoltà legate a incendi e siccità, i primi risultati sono stati incoraggianti. La cooperativa ha fornito sementi uniformi e assistenza agronomica continua, garantendo un ciclo produttivo controllato e di qualità. L’orzo raccolto viene trasformato in malto pronto all’uso e interamente destinato ai birrifici locali, riducendo i costi di trasporto e valorizzando la materia prima locale. Sulla bottiglia c’è un Qr code che permette di vedere dove sono stati coltivati e trasformati i prodotti agricoli utilizzati.

Questo modello innovativo permette agli agricoltori di ottenere una remunerazione superiore rispetto ai prezzi di mercato, mentre i birrifici possono contare su una fornitura stabile e vicina. Tra i prossimi obiettivi vi sono l’espansione delle superfici coltivate, la formazione continua degli agricoltori e lo sviluppo delle Strade della Birra sarda per promuovere il birraturismo.

Con questo progetto, la Sardegna si conferma laboratorio di innovazione nel settore agroalimentare, ponendo le basi per una birra 100% italiana, simbolo di qualità, sostenibilità e filiera etica. Un esempio virtuoso – sottolinea Coldiretti – di come l’agricoltura e la trasformazione possano collaborare per rafforzare l’economia dei territori e rispondere alla crescente domanda dei consumatori di prodotti autentici e tracciabili.


Link : Vinitaly, Regione Sicilia. On. Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati: “Occorre introdurre normative che agevolino l’ingresso dei giovani nel mondo agricolo” – Affaritaliani.it

Vinitaly, Regione Sicilia. On. Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati: “Occorre introdurre normative che agevolino l’ingresso dei giovani nel mondo agricolo”

Si è svolta al Vinitaly, presso il Padiglione 2 della Regione Siciliana, la conferenza stampa dedicata al futuro del settore vitivinicolo e agricolo dell’isola. L’appuntamento ha riunito rappresentanti istituzionali e tecnici del settore per confrontarsi su strategie di sviluppo, valorizzazione delle eccellenze locali e le sfide poste dai mercati internazionali.

Per l’Onorevole Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha sottolineato l’importanza strategica dell’agricoltura per lo sviluppo delle aree rurali, dichiarando “Il nostro compito, come politici e amministratori, è quello di infondere fiducia negli imprenditori e nei buyer, guardando con ottimismo al futuro. Un futuro che, inevitabilmente, deve parlare ai giovani. Il principale rischio per il settore agricolo, infatti, è la mancanza di un ricambio generazionale. A tale scopo, esiste una legge, da me promossa, che prevede una serie di agevolazioni per i giovani agricoltori, con un’attenzione particolare alla formazione. Oggi per il settore servono competenze trasversali: finanziarie, di marketing e strategiche. La Sicilia rappresenta un grande esempio di valorizzazione non solo della produzione vinicola, ma anche della trasformazione dei luoghi di produzione agricola in spazi dedicati alla somministrazione e alla mescita. Questo ha permesso lo sviluppo di un turismo esperienziale legato al vino, in cui la Sicilia è protagonista. Ritengo che la politica debba sostenere questi processi, introducendo normative che agevolino l’ingresso dei giovani nel mondo agricolo”.