CARLONI AGLI STUDENTI “ IL BATTISTI DOVREBBE ESSERE SALVO”

CARLONI AGLI STUDENTI “ IL BATTISTI DOVREBBE ESSERE SALVO”

 

Questa mattina al megafono durante la manifestazione degli studenti dell’istituto Itc Battisti  nella piazza di Fano, ho voluto portare la notizia che

Questa mattina al megafono durante la manifestazione degli studenti dell’istituto Itc Battisti  nella piazza di Fano, ho voluto portare la notizia che Il Battisti dovrebbe essere salvo. Dovremmo essere riusciti insieme a voi studenti e grazie all’assessore regionale Bravi a rinviare l’accorpamento” ; così dichiara il consigliere regionale Mirco Carloni capogruppo di Area Popolare parlando

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“Devo ringraziare  l’assessore regionale Loretta Bravi che si è dimostrata attenta e sensibile alle richieste di cui mi sono fatto interprete fin dal primo momento. Era indispensabile evitare l’accorpamento del Battisti con il Polo tre di Fano perché sarebbe stata una strada senza ritorno e fortunatamente l’assessore è stata di parola ed ha dichiarato che non farà una scelta frettolosa e superficiale come invece ha fatto la provincia di Pesaro-Urbino. Il Battisti conserverà la propria autonomia il prossimo anno e ciò permetterà anche il rilancio della sua già valida offerta formativa aumentando gli iscritti”.


Invito il presidente della provincia Tagliolini ad essere più cauto in futuro  e ad utilizzare questo anno di tempo per creare un dibattito serio e partecipato sull’organizzazione delle scuole superiori del nostro territorio e non a limitarsi al ruolo di passacarte e ad avvallare scelte tecniche fatte senza l’ascolto delle esigenze del territorio. Quella di oggi per Fano è una vittoria visto che questa scelta consente di mantenere la quarta unità didattica della città e non a relegarci ad un ruolo marginale rispetto agli altre città delle Marche. Ora bisogna che tutta la classe politica e tutti gli operatori scolastici concertino assieme non solo una proposta di riorganizzazione scolastica complessiva, ma anche affinché a Fano venga attivato il biennio dell’Istituto Agrario che per l’ennesima volta è stato rimandato”.