CARLONI: “REFERENDUM “TRIVELLE”: LE MARCHE SENZA QUORUM, BOCCIATA L’INIZIATIVA REFERENDARIA DELLA MAGGIORANZA . SPERPERATI 400 MIILIONI DI EURO”

CARLONI: “REFERENDUM “TRIVELLE”: LE MARCHE SENZA QUORUM, BOCCIATA L’INIZIATIVA REFERENDARIA DELLA MAGGIORANZA . SPERPERATI 400 MIILIONI DI EURO”

CARLONI: “REFERENDUM “TRIVELLE”: LE MARCHE SENZA QUORUM, BOCCIATA L’INIZIATIVA REFERENDARIA DELLA MAGGIORANZA . SPERPERATI 400 MIILIONI DI EURO”

I cittadini hanno bocciato l’inutile e costoso referendum promossa dalla maggioranza in consiglio regionale, dimostrando di avere più buon senso di coloro che li governano. Il mancato raggiungimento del quorum anche nelle Marche è un atto di sfiducia verso questa giunta regionale e verso questa maggioranza che aveva sostenuto il referendum sperperando persino ulteriori 40.000 euro per la sua pubblicità”; così il capogruppo di Area popolare Mirco Carloni commenta il mancato raggiungimento del quorum al referendum del 17 aprile.

Sono stato l’unico consigliere regionale a votare contro l’indizione di questo referendum perchè era evidente che il tema in discussione non era l’energia, ma solo una strumentalizzazione a fini politici. La maggioranza regionale dopo aver sostenuto il SI e portato la Regione Marche a firmare e sostenere il referendum su scala nazionale, dovrebbe valutare molto attentamente il segnale che i cittadini gli hanno voluto dare con il mancato raggiungimento del quorum anche nelle Marche. I marchigiani, disertando le urne, hanno dimostrato di aver compreso che, come avevo sostenuto da subito, questo era un referendum inutile, dannoso per il Paese e costoso”.

Questa consultazione su scala nazionale è costata oltre 400 milioni di euro che, nella fase di crisi che viviamo, potevano essere risparmiati e spesi nelle politiche sociali e per l’occupazione, ad esempio a favore dei disabili, dei non-autosufficienti e dei cassintegrati”.