Ferma da quattro anni proposta di legge su "Interventi e indennizzi per danni causati al patrimonio zootecnico da specie animali di notevole interesse scientifico e da cani randagi"

Ferma da quattro anni proposta di legge su "Interventi e indennizzi per danni causati al patrimonio zootecnico da specie animali di notevole interesse scientifico e da cani randagi"

patrimonio zootecnicoSono intervenuto sul fatto sconcertante del pastore di Miniera di Urbino, produttore di latte e formaggio, presentatosi esasperato nel piazzale della Provincia di Pesaro con l’ennesimo animale ucciso da un lupo, minacciando con gasolio e roncola amministratori e i tecnici.

Un episodio che si sarebbe potuto evitare se la Regione Marche avesse prestato maggior attenzione al problema anzitempo, piuttosto che attendere inerme di fronte ad una questione che sempre di più sta interessando numerosi allevatori dell’entroterra della nostra provincia.

Il 6 ottobre 2010 ho depositato una proposta di legge come primo firmatario, riguardante gli interventi e indennizzi per danni causati al patrimonio zootecnico (allevamenti bovini, caprini ed equini) da parte di lupi e cani randagi. Sono da allora trascorsi quasi quattro anni e la proposta non è stata ancora discussa in aula nonostante la mia richiesta avanzata in data 2 aprile 2013 al Presidente dell’Assemblea legislativa in cui chiedevo la dichiarazione di urgenza e la fissazione del termine per l’esame in sede referente entro il 18 aprile 2013”.

La proposta di legge, che modifica la legge regionale 17/1995 e che tra le misure contiene anche la concessione di contributi da parte della Regione Marche a coloro che abbiano adottato misure preventive quali la realizzazione di strutture di protezione e l’acquisto di cani da difesa, ha come obiettivo quello di introdurre un rimborso agli allevatori delle spese sostenute per lo smaltimento delle carcasse degli animali, di accelerare i tempi di liquidazione del danno e di incentivare la stipula di contratti assicurativi per gli imprenditori agricoli che esercitano attività di allevamento.
Ad oggi infatti la legislazione regionale vigente prevede soltanto l’indennizzo per i capi abbattuti dai predatori in misura insufficiente, senza destinare nulla per lo smaltimento delle carcasse, per cui gli allevatori debbono interamente accollarsi l’onere.
Si segnala la difficoltà per chi opera in questo settore di andare avanti senza alcuna tutela come invece prevedeva la mia proposta di legge, ferma per quattro anni, spero che questa situazione, così’ grave ed esasperata, faccia capire a chi di dovere, che l’allarme lanciato è attuale e urgente.
Presenterò dunque un’interrogazione alla Giunta regionale per conoscere i motivi per cui, a distanza di 4 anni, l’iter della proposta di legge non si è ancora concluso.

[button link=”http://www.mircocarloni.it/wp-content/uploads/2014/07/pdl43_9.pdf” size=”medium”]Testo della Proposta di Legge[/button]