IL MIO INTERVENTO DURANTE IL CONSIGLIO REGIONALE DEDICATO AL TERREMOTO

“Intanto questa è l’occasione per esprimere senso di solidarietà alle persone colpite dal terremoto e anche il senso della gratitudine per coloro che si sono impegnati nei soccorsi fin dai primi momenti a quelle comunità e devo dire anche alla Giunta e al Presidente che subito la mattina stessa è stato particolarmente presente e quando è il momento occorre darne atto.
In questo momento, oltre a una discussione su quello che è accaduto, è importante avere una giusta informazione dalla Giunta e dal Presidente ed io dalla sua comunicazione però ho una delusione sincera e, senza alcuna polemica, non riesco a capire il perchè ci sia questo “must” che sta girando da diverse ore dei 7 mesi . Non capisco perchè vogliamo a tutti i costi lasciare un intero inverno queste 1600 persone, questi 1600 marchigiani in balia dell’inverno senza dover trovare una soluzione “eccezionale” così come lo è stata la prima fase dei soccorsi.

Secondo me, lo dico con serenità e senza polemica , ormai ci siamo fissati su questi 7 mesi, su questo termine e ritengo che non sia congruo, non perché lo dice Carloni che non ha le competenze tecniche per farlo, ma sottolineo che è passata sottotono anche ieri una dichiarazione del suo collega della Lombardia che ha dato disponibilità a mettere a disposizione le case strutture parallele di Expo, quelli che erano gli alloggi campo base Expo che lui stesso, che credo abbia ampia competenza, ha detto che in poche settimane possono essere pronte.

Io credo che sarebbe bello, anzi questa mattina mi aspettavo tra le varie smentite del Presidente che ci fosse anche questa dei tempi . Questa è la cosa che preoccupa di più gli interessati, perché questa prospettiva significherebbe arrivare a marzo/aprile del prossimo anno, quindi tutto l’inverno nelle tende.
Io credo e spero di sbagliarmi, ma quello dei 7 mesi mi pare un argomento che ha preso una piega sbagliata perchè nell’emergenza non credo ci sia bisogno di 7 mesi, tanto più che, come ha detto il Presidente che ho ascoltato attentamente per capire quello che diceva, CONSIP ha già scelto il contraente per gli acquisti e per le casette e quindi non c’è bisogno di esperire le gare.
Allora a questo punto punto perchè aspettare tutto questo tempo?
Presidente, per entrare nel merito degli argomenti, la gente vuole capire questo ed è bene che prima di tutto lo capiamo noi .

Visto che c’è stato un impegno mantenuto ad Arquata, ossia che la scuola fosse lì da subito e che quindi il 15 settembre i bambini potessero tornare ad Arquata.  Mi ricordo che questo impegno è stato preso anche dal Ministro Alfano con le persone che glielo chiedevano. Allora mi chiedo che senso ha mandare a dormire queste persone a San Benedetto?  Significherebbe per chi ha  due bambini e doversi ritrovare a mandarne uno a scuola ad Arquata ed un altro a San Benedetto.  Rischiamo di fare più confusione che altro. Perchè le persone interessate non possono trovare soluzioni immediate per poter continuare ad abitare ad Arquata? Secondo me non ci vogliono 7 mesi, magari una parte preferirà andare in albergo o scegliere altre soluzioni,  ma per chi vuole continuare ad abitare li, Presidente, secondo me la soluzione va presa prima dell’arrivo del freddo e si deve trovare una possibilità e magari spero che lei possa contraddirmi prendendo un impegno in tal senso ed accogliendo l’offerta del Presidente della Lombardia di utilizzare altre soluzioni provvisorie e per non fare stare i concittadini al freddo.

Un’altra cosa e poi finisco perchè non voglio prendere altro tempo, lei ha detto una frase molto interessante:  “Non so quante persone hanno le risorse in tasca per pagare gli adeguamenti, comunque la messa in sicurezza dei propri immobili”.
Questa è una verità al di là dell’ipocrisia. Perchè cadono alcune case che sono fragili e che non hanno avuto l’adeguata ristrutturazione? Perchè molto spesso è una questione economica.
Allora io dico che questa aula ha un dovere Presidente. Visto che non possiamo fare tante altre cose, noi siamo dei legislatori chiamati dai cittadini a fare le norme.
Allora io l’invito, come faccio da un po’ di tempo, a mantenere l’impegno che lei prese in modo serio e solenne al suo insediamento, di fare la legge urbanistica, che nelle Marche è ferma dal 1992.
Presidente, quella legge creando dei sistemi premiali potrebbe di fatto aiutare la ristrutturazione e la messa in sicurezza in modo particolare dei centri storici che sono i più fragili e delle zone interne, perchè oltre al fattore economico c’è anche quello burocratico dei vincoli, delle deroghe che l’attuale legge non consente.

Presidente, nessuno demolisce la propria casa senza poterla ricostruire in sicurezza e in qualche modo anche bypassando la tragicomica situazione burocratica che i nostri Comuni vivono nel settore urbanistico e che lei conosce molto meglio di me.
Quindi una cosa concreta che questo Consiglio può fare  è iniziare a lavorare, a discutere in Commissione di tutti i passaggi previsti  da una nuova legge urbanistica che dia un focus specifico sulla messa in sicurezza, creando premialità anche per le attività economiche, perché gli alberghi, i ristoranti e tutti i luoghi pubblici vanno messi in sicurezza, ma per farlo non bastano gli incentivi se poi quegli ampliamenti o interventi che servono non si possono fare per questioni di vincoli o di norme che nelle Marche risalgono al 1992. Siamo una delle ultime regione con una normativa urbanistica che non facilita la possibilità di ristrutturare.
Se si vuole dare la possibilità ai marchigiani non colpiti dal terremoto di mettere in sicurezza le aree interne e gli immobili bisogna farlo in maniera premiale, altrimenti nessuno metterà le proprie risorse a disposizione per fare un efficientamento e credo che sia opportuno oggi sfruttare anche questa discussione per non dimenticarsela e per non far spegnere i riflettori ed il ritardo che io mi sento di segnalarle visto che già da un anno questa norma poteva avere avuto un avvio di discussione in aula.

Spero che nelle prossime settimane la Giunta possa inviare una bozza al Consiglio e si possa iniziare a parlare di questa normativa che è particolarmente legata al rischio sismico, non ce lo dimentichiamo.”