L’edilizia locale passa per le ristrutturazioni e il rilancio delle micro e piccole imprese

L’edilizia locale passa per le ristrutturazioni e il rilancio delle micro e piccole imprese

In questi ultimi giorni il Min. Lupi ha dichiarato che con buone probabilità verranno prorogate sino al 31 dicembre le attuali misure di defiscalizzazione ed agevolazioni previste al 55% e al 50% per risparmio energetico e le ristrutturazioni, includendo anche interventi che saranno fatti per adeguamento alla legge antisismica in vigore e poco attuata.
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Il settore dell’edilizia rappresenta per le Marche il sette per cento del PIL. Se vogliamo cogliere questa grande opportunità per dare una boccata d’ossigeno all’edilizia e in particolar modo alle imprese che ci lavorano, a livello locale dobbiamo spingere per una definizione di norme ad hoc che rendano rapide le autorizzazioni, premino le ristrutturazioni e siano di supporto per l’apertura dei piccoli cantieri.

In tal senso ho presentato una mozione in Consiglio Regionale che impegna la Giunta ad attivarsi entro trenta giorni per predisporre efficaci strumenti di premialità e forme di incentivazione, da concordare con gli enti locali, per il rilancio e lo sviluppo capillare della micro edilizia sostenibile finalizzata alla ristrutturazione, riqualificazione e valorizzazione del costruito, in modo particolare dei centri storici.

I dati diffusi dalle associazioni di categoria descrivono una situazione imbarazzante. Nell’ultimo anno undici mila posti di lavoro persi, un fatturato sceso del venti per cento, un aumento dell’undici per cento dei costi sostenuti dalle imprese.

La Regione Marche ha ancora nel cassetto il fondo di garanzia per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa che non è ancora stato attivato (vai al mio precedente articolo). Gli strumenti previsti nell’attuale legge urbanistica regionale vigente non solo non hanno prodotto un rilancio del settore, si sono rivelati del tutto inefficaci anche per le politiche di valorizzazione del costruito.

Il settore dell’edilizia marchigiana è rappresentato per la maggior parte da micro e piccole imprese, ed è proprio su queste che dobbiamo agire se vogliamo dare un forte impulso alla nostra economia locale. Non possiamo restare immobili, dobbiamo trovare soluzioni che sin da subito accelerino il processo di inversione di tendenza.

Il Governo si sta muovendo proprio in questa direzione e molti cittadini non si lasceranno scappare questa opportunità se le briglie degli strumenti di previsione urbanistica glielo consentiranno. Abbiamo il dovere di guardare avanti, di rilanciare questo settore anche dopo la scadenza delle agevolazioni nazionali.

Per questo motivo ho chiesto che al più presto, sulla scia di quanto sta facendo il Governo e delle direttive UE in tema di prestazione energetica degli edifici, la Regione, di concerto con gli enti locali, individui e istituisca con estrema urgenza forme incentivanti volumetriche, finanziarie e facilitazioni burocratiche che rimettano in moto tutta la rete capillare di interventi di micro edilizia che avrebbero un effetto immediato anche sull’occupazione.

[button link=”http://www.mircocarloni.it/wp-content/uploads/2013/05/Mozione-edilizia.docx” size=”medium”]Scarica il testo integrale della mia mozione[/button]