CARLONI: IN AGRICOLTURA PUNTARE SU GIOVANI E BUONA IMMIGRAZIONE

CARLONI: IN AGRICOLTURA PUNTARE SU GIOVANI E BUONA IMMIGRAZIONE

Agen Food) – Taormina (ME), 21 set. – di Olga Iembo – Programmazione finanziaria incentrata sul sostegno ai giovani, a livello europeo, per un ricambio generazionale in agricoltura, settore di importanza strategica e strettamente collegato anche al tema dell’immigrazione in termini di forza lavoro. Sono questi i temi principali su cui si è soffermato il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni (Lega), parlando a Taormina a margine di un incontro organizzato da Confagricoltura Sicilia sul tema “Coltiviamo eccellenze: le imprese siciliane si confrontano con la politica’.

Una tavola rotonda organizzata da Confagricoltura Sicilia a Taormina, a Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, con i protagonisti dell’imprenditoria agricola siciliana e i rappresentanti delle Istituzioni per ragionare sulle leve strategiche per lo sviluppo del settore. A patrocinare l’importante iniziativa l’Assemblea regionale Siciliana, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il Comune di Taormina, Crédit Agricole e GAA (Gestione Assicurazioni Agricole).

Fra gli ospiti anche l’onorevole Carloni che ha voluto subito chiarire come “nell’ultima programmazione europea la parte dei soldi dedicata al ricambio generazionale è diminuita ancora, mentre invece noi dobbiamo puntare proprio sui giovani presenti nell’agricoltura. Io credo molto in questa nuova Europa che rimetta al centro l’agricoltura”. “Mentre c’è la riduzione di tutte le materie prime e scarseggiano le importazioni dei principali prodotti fondamentali delle filiere – ha aggiunto il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera – noi abbiamo fatto delle politiche esattamente all’opposto, cioè abbiamo chiesto di diminuire lo sforzo produttivo mentre i costi d’acquisto di quei materiali aumentavano. Abbiamo chiesto di ridurre l’attività di produzione anche energetica mentre i costi energetici aumentavano. Allora – ha ammonito – bisogna essere in grado di fare programmazione europea finanziaria, ma questa non può non tener presente quel che accade giorno per giorno, altrimenti rischiamo che l’attività agricola sparisca”.

Ma Carloni ha voluto anche rispondere su un tema di stretta attualità come quello dell’immigrazione: “Coloro che sono in grado di lavorare – ha detto – io credo che possano, meglio di qualunque tipo di sostegno, trovare la loro dignità e soddisfazione nel lavoro e in tal senso l’agricoltura rappresenta un’attività assorbente per tante persone che magari sono venute in Italia per lavorare. Penso che il tema del lavoro in agricoltura abbia tanto a che fare con l’immigrazione. Dovremmo riuscire a far venire in Italia coloro che hanno voglia e possono lavorare”. “Invece l’approccio che c’è stato finora – ha aggiunto –, è quello di assistere soltanto, a volte soccombere, di fronte ad un’ondata che non riesce né ad integrarsi lavorativamente né ad essere compatibile con i numeri che l’Italia può dare alle persone che arrivano nel nostro Paese”.